Nel corso dell’ultima sessione della scorsa settimana, i principali indici azionari del vecchio Continente hanno chiuso in negativo, con Piazza Affari che ha perso l’1,18%, facendo lievemente meglio di Francoforte (- 1,20%), ma peggio di Parigi (- 0,38%) e di Parigi (- 0,94%).
Per quanto concerne Milano, in Borsa Italiana sono piuttosto deboli le ripercussioni riscontrate sul titolo Mediaset (- 1,34%) dopo la pubblicazione dell’inchiesta che vede coinvolti i vertici della Vivendi di Bollorè nell’ambito della tentata scalata alla società di Cologno Monzese.
Sicuramente peggiore è invece la prestazione di Saipem, che lascia sul terreno il 6,8%, dopo la pubblicazione di dati non certo confortanti sul fronte dei risultati che avrebbe raggiunto nel corso del 2016. Male anche Banco Bpm, che ha perso il 6,65%, mentre incoraggiante è la prestazione di Leonardo, che sale del 3,2% dopo aver pubblicato dati che evidenziano un utile netto migliore delle attese degli analisti.
Per quanto attiene il comparto dei titoli di Stato, il rendimento del decennale italiano è del 2,18%, mentre lo spread tra i Btp e gli equivalenti Bund tedeschi, con scadenza 10 anni, è pari a 198 punti base.
A proposito di Bund tedeschi, si registrano domande record per il decennale della Germania, il cui rendimento è ora sceso addirittura a quota -0,91%. Sempre in merito ai titoli di Stto, nella giornata di venerdì il Tesoro ha pizzato Bot a 6 mesi per 6 miliardi di euro, con rendimento del – 0,294%, in lieve flessione (- 2 punti base) rispetto all’asta precedente.
Sul mercato valutario, riscontriamo un lieve rialzo per l’euro, che viene ora scambiato intorno a 1,060 dollari. Sul settore delle materie prime, il Brent con scadenza al mese di aprile è scambiato a 56,14 dollari al barile, in calo rispetto alla sessione precedente di 78 punti base, mentre il Wti è scambiato a 54,09 dollari la barile, in contrazione di 66 punti base rispetto alla giornata precedente.
Il prezzo dell’oro è ancora stabile sui mercati, su livelli massimi degli ultimi 3 mesi: il metallo con consegna immediata quota infatti 1.248 dollari l’oncia, in flessione dello 0,1 per cento su giovedì.
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