Quello che stiamo attraversando in queste settimane è decisamente un periodo molto particolare per le Borse di tutto il mondo, impegnate a far fronte alle ripercussioni economiche e finanziarie che gli ultimi eventi politici stanno causando.
Non solo: il 2016 appena conclusosi è stato quanto mai turbolento e caratterizzato da scossoni all’interno dei Mercati che, ad oggi, sono tutt’altro che placati. Piazza Affari non è stata di certo immune agli ultimi avvenimenti.
Gli effetti si sono visti in questo primo mese del nuovo anno: una partenza col botto, con chiusure positive che hanno sorpreso non poco operatori e analisti, poi un nuovo affossamento, tra l’altro comune a tutte le Borse mondiali, in seguito al Muslim-ban del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Appare evidente che la situazione, soprattutto agli occhi degli investitori meno esperti, è quanto mai incerta e lascia poco spazio alle previsioni. Ciò nonostante, c’è un settore che nel 2016 ha fatto registrare a Piazza Affari punteggi molto interessanti e che lascia intravedere un 2017 relativamente tranquillo e al di fuori delle future “mareggiate”.
Stiamo parlando della cosiddetta Green Economy, settore con ben 22 società quotate alla Borsa italiana e con una capitalizzazione di 1,6 miliardi di euro. Infatti anche InvestireInBorsa.me ne parla come valida alternativa ad aziende più blasonate.
Gli ultimi censimenti svolti da VedoGreen, azienda che monitora proprio l’economia eco-sostenibile in Italia, ci parlano di una crescita che non si ferma neanche davanti alla crisi mondiale e che convince sempre di più gli investitori, molti dei quali sono proprio italiani.
L’economia green è un megatrend e da qualche mese lo sta diventando anche in Italia, ha spiegato Anna Lambiase, a.d. di VedoGreen. Stiamo assistendo alla seconda ondata green, dopo quella dello scorso decennio, collegata agli incentivi pubblici.
Il “fallimento del mercato” teorizzato qualche anno fa aveva infatti spinto molti governi, tra cui il nostro, a politiche incentrate sul sussidio e sull’incentivazione, capaci insomma di dare grande sviluppo a settori ecosostenibili come quello delle energie rinnovabili.
Basta del resto scorrere l’elenco delle ultime quotazioni green a Piazza Affari per vedere questa seconda generazione in azione. I nomi sono “giovani”, ma già affermati: Gala (energia), Gruppo Green Power (rinnovabili), Innovatec (efficienza energetica), Ki Group (prodotti bio), Te Wind (rinnovabili), Sacom (chimica verde), Enertronica (rinnovabili).
Puntare su società del genere potrebbe davvero dare grandi soddisfazioni agli operatori che cercano all’interno della Borsa italiana, investimenti che, nonostante i prossimi cambiamenti politici ed economici in vista, siano il più tranquilli e redditizi possibile.
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