Borse europee, quale futuro nel 2017?

Conviene davvero investire nelle Borse europee in questo 2017? Cosa ci attenderà nei prossimi mesi? È meglio puntare sui mercati americani o su quelli di casa nostra? Sono solamente alcune delle tante domande che gli investitori finanziari si stanno ponendo proprio in questi mesi e che, in fin dei conti, meriterebbero una risposta più ampia e diversificata di quella che potremmo fornirvi su poche righe.

Prendendo spunto anche da quanto abbiamo letto su investimenti sicuri 24, cerchiamo comunque di trarre qualche utile valutazione su quel che potrebbe succedere nei prossimi mesi, al fine di non farsi trovare impreparati dinanzi agli eventi politici, finanziari e economici in corso di sviluppo.

Rischio politico in ridimensionamento?

Il primo elemento di pericolo che potrebbe destabilizzare le Borse europee nel prossimo futuro è legato al rischio che, nel lungo calendario di appuntamenti elettorali, possano prevalere le forze più populiste e antieuropeiste.

Per il momento il pericolo sembra essere scongiurato: in Olanda c’è stata una facile affermazione dei liberali, e i nuovi sondaggi – che pur danno in vantaggio la Le Pen in Francia – mostrano che i transalpini si stanno lentamente ricompattando nei confronti degli schieramenti più tradizionali (le elezioni francesi sono d’altronde uno dei principali appuntamenti del 2017). Insomma, il rischio politico che tanto aveva spaventato agli albori dell’attuale esercizio, potrebbe concludersi in un nuovo sospiro di sollievo.

Situazione economica in miglioramento

Borse europee e internazionaliSe quanto sopra sembra essere portatore di buone nuove per i mercati finanziari europei, lo stesso si può naturalmente dire nei confronti dello scenario economico e macro economico continentale che – statistiche alla mano – mostra un continuo miglioramento nelle sue variabili fondamentali.

Quanto basta per poter guardare con rinnovato ottimismo al futuro, anche se – riteniamo – rimarranno ancora delle evidenti divergenze di andamento e di ripresa tra i Paesi centrali e tra quelli periferici.

La BCE pronta a rivedere la propria politica monetaria

Se i primi due tasselli – come sopra citati – andranno a incastonarsi nel mosaico dell’Eurotower senza intoppi, la BCE potrebbe presto essere indotta a rivedere la propria politica monetaria nel senso di accelerare i processi di ritorno alla normalizzazione. Il che, in termini più concreti, si tradurrebbe in una modifica dei tassi già nel corso delle prossime 1-2 riunioni e, nel periodo autunnale, nel discorso sul tapering, la cessazione degli acquisti in quantitative easing come ora in corso prosecuzione fino al 31 dicembre 2017.

Alla luce di quanto sopra abbiamo riassunto, riteniamo che ci siano evidenti supporti per poter guardare con ottimismo all’andamento delle Borse europee nel 2017.

Naturalmente, come peraltro già accaduto negli ultimi anni, le sorprese non andrebbero comunque sottovalutate: dal rischio elettorale di cui si è fatto cenno a potenziali nuove ondate di crisi economica, passando per i timori di destabilizzazione internazionale (Trump è solo uno dei tanti fattori determinanti), riteniamo che i margini per poter rivedere l’ottimismo citato vi siano tutti.

Meglio allora avvicinarsi con consapevolezza al mondo degli investimenti di Borsa e, soprattutto, cercare di assicurarsi sempre un’opportuna diversificazione finanziaria che possa ridurre il livello di correlazione esistente all’interno del proprio portafoglio di investimenti.

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